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Il tema della grande pioggia purificatrice ha attraversato molta cinematografia ma il richiamo principale è ovviamente alla pioggia più grande e più purificatrice di tutte e cioè il Diluvio Universale.
Questo mito attraversa ,oltre la cinematografia , molte culture sia in Occidente che in Oriente.
Taluni hanno interpretato la grande pioggia come un residuo di paura ancestrale che ancora alberga nel cuore di taluni.
E se si trattasse di persone idrosolubili questa paura sarebbe più che giustificata.
Il mito del diluvio universale che purifica tutti i mali ed i peccati e le storture del mondo potrebbe essere una grande rappresentazione simbologia che si incarna in mito della presa di coscienza di sé la quale, essa sì, ripulisce , purifica appunto, la coscienza di tutte le protesi del falso sé, causa “dei mali del mondo”.
Ma la grande pioggia non fa solo quello.
Contestualmente induce la costruzione di una nuova coscienza nella quale sono integrati tutti gli istinti animali sia di genere maschile che di genere femminile.
Ovviamente l’arca di Noè.
Che la coscienza del Sé, la coscienza di Sé , ovviamente rappresenta.
Alla fine sarà questa coscienza a interagire con l’inconscio ed i suoi contenuti finchè la grande buriana dei conflitti intrapsichici non si sia definitivamente calmata.