La funzione onirica veicola verso la coscienza le rappresentazioni simboliche delle informazioni (si presume di origine genetica) che descrivono alla coscienza la reale natura dell’individuo (il suo Sé).
Intramezzate con queste rappresentazioni la funzione onirica rappresenta alla coscienza il significato delle esperienze vissute e rimosse dall’individuo stesso.
Quando tutto questo lavoro è stato fatto e tutti questi contenuti sono stati finalmente integrati nella coscienza la funzione onirica si sincronizza al tempo reale e continua a rappresentare alla coscienza l’esperienza vissuta quì ed ora.
Riporto sotto un esempio, un piccolo banale sogno fatto mentre altrettanto banalmente dormicchiavo su un divano.
Esempio dimostrativo
Realtà |
Sogno |
Significato |
Dormicchio disteso sul divano con un gatto che dormicchia anche lui disteso contro una mia gamba. |
“Sto dormendo su un divano e mi accorgo che con una gamba appoggiata sulla sua spalliera tocco il viso di un ragazzo che non conosco, un lavorante di mio padre.Me ne scuso con lui.” |
Dormicchio disteso sul divano con un gatto disteso contro una mia gamba.* (*Un lavorante di mio padre=un istinto del Sé= un gatto)
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Il sogno quindi ora rappresenta la realtà della esperienza vissuta praticamente nel momento stesso in cui essa viene vissuta.
La realtà del quì ed ora.
La funzione onirica è quindi finalmente sincronizzata al tempo reale avendo ormai smaltito tutto l’arretrato e tutto il pregresso.
Questa cosa che la funzione onirica si è sincronizzata al tempo reale significa indirettamente che l’inconscio e l’istintività si è sincronizzata con la coscienza .
Dopo che la coscienza stessa a quell’inconscio ed a quegli istinti si è a sua volta allineata.
Si potrebbe definire ciò come un processo di “parificazione”.
Il quale, giocando con le parole , implica anche un processo di “pacificazione”.