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I monaci buddisti probabilmente raggiungono la coscienza del Sé (l’illuminazione) grazie alla meditazione*, con la quale l’ego volontariamente blocca la elaborazione razionale della coscienza (una attività di solito fuori controllo), consentendo così via via l’integrazione spontanea dei significati del Sé nella coscienza stessa.
Al di fuori della consapevolezza ed al di fuori di ogni scuola di psicoanalisi..
(*) Oltre che grazie ai rapporti di interazione transferali e controtransferali tra maestro ed allievo.
. (scritto il 31/1/24)