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C’era un tempo, e c’è in parte tutt’ora, nel quale la fidanzata scriveva una lettera al suo amato e su un bel foglio di carta , con una stilografica o con una biro, gli scriveva parole d’amore.
Poi metteva il foglio in una busta , magari dopo averlo spruzzato con qualche goccia del suo profumo, insieme ad una violetta, chiudeva la busta metteva il francobollo e la imbucava in una cassetta postale.
E da qui la lettera viaggiava per mari e monti , furgoni, navi ed aerei , fino ad arrivare a destinazione.
Viaggiava sostanzialmente la materia (carta, inchiostro e violetta) ma ciò che importava erano le informazioni contenute nella lettera.
Quando , all’inizio del secolo scorso i migranti italiani erano tanti (e molti se ne oggi sono dimenticati) questi ultimi in quelle buste mettevano anche delle povere rimesse per i loro parenti in Italia.
Una banconota da un dollaro, da cinque dollari, oppure da cinque franchi belgi o tedeschi, ecc.
E talora qualche impiegato postale, criminale, sottraeva quelle povere banconote dalle buste distruggendo poi la posta (a tal proposito si legga nella sezione poesie e racconti del sito il racconto intitolato “Il Postino”.)
Oggi esistono le mail.
Uno scrive una lettera al computer, che so scrive ad una parente e se ha molta capacità di sintesi, scrive :”Cara Mella, morta Della. Manda Rino”.
Il computer trasforma i caratteri e le frasi della lettera in codice digitale (tanti 0 e tanti 1) e li invia via cavo e/o via radio verso il computer del destinatario.
E qui il computer trasforma il codice digitale in caratteri e frasi.
La mattina la Sig.Mella apre il computer ed apprende la ferale notizia.
Chiama il marito e gli dice :”Rino, mi sa che devi andare ad un funerale”.
La prima modalità di inviare e ricevere informazioni (quelle su carta , materica) evoca una modalità di trasmissione delle informazioni dal codice genetico all’organismo , modalità che era ed è essenzialmente materica.
Il DNA trasmette le sue informazioni alle cellule dell’organismo con dei messaggi materici, biochimici.
Diversamente dalla prima la seconda modalità di inviare e ricevere informazioni, le mail, evoca invece una modalità di funzionamento della psiche animale (e quindi anche umana).
Il solito codice genetico trasmette le sue informazioni , destinate alla coscienza, codificandole a suo modo verso un oggetto misterioso chiamato inconscio.
(segue)