.       .

Forse noi umani abbiamo reso un processo, che č molto semplice in Natura, estremamente complicato e oltretutto dannoso e patogenico.

Osservando degli anatroccoli inseguire un cucciolo di gatto e poi accucciarsi attorno a lui come se fosse mamma anatra viene da pensare che il tramite che rende possibile il passaggio delle informazioni genetiche del loro Sč alla coscienza possa essere semplicemente una figura in movimento (e quindi VIVO) quale che sia l'animale che in realtą  si muove (vedi K. Lorenz e l'oca Martina).

Mentre la complessitą del cervello umana richiede per strutturare quell'imprinting e una coscienza infantile ad immagine del Sč genetico dei bambini un lungo processo di comunicazione subliminale e di comunicazione sensibile, purtroppo costantemente fallito nella specie umana o in gran parte di essa.

Eppure il cervello umano ha lo stesso livello di complessitą di quello delle altre specie di primati che l'hanno preceduto nella scala evolutiva.

Oppure bisognerebbe pensare che sono proprio queste altre specie ad essersi meglio evolute rispetto alla specie umana (avendo queste specie concluso felicemente nella direzione giusta il loro processo di crescita psichica), la evoluzione della quale č invece stata bloccata da imprinting regressivi.

Del resto č facile osservare che solo la specie umana tratta in modo barbaro e crudele ed imprigiona brutalmente le altre specie viventi, per non parlare degli esseri umani appartenenti alla stessa specie, cosa che non avviene in nessun'altra specie.

Del resto la rappresentazione dello sviluppo filogenetico delle specie č stato scritto da etologi appartenenti alla specie umana che non hanno trovato di meglio che porre, probabilmente erroneamente, la specie umana al vertice di quella evoluzione.

                                                    (scritto il 7/2/25)

 

 

 

 

 

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Febbraio