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La strategia prevalente di ogni parte belligerante  nel corso della prima guerra mondiale (ma in pratica in tutte le guerre) era quella di lanciare contro la postazione nemica un grande numero di soldati, ben sapendo che un alto numero di essi sarebbe stato ucciso o gravemente ferito.

Questo non era considerato importante.

Importante era invece considerato che i sopravvissuti a quel massacro indiscriminato raggiungessero la postazione nemica e la conquistassero.

Si trattava di una orribile applicazione pratica della crudelissima ma necessaria legge di Natura secondo la quale  il più forte sopravvive mentre il più debole soccombe.

L’importante è raggiungere l’obiettivo (che nel caso della Natura è la sopravvivenza della specie).

Questa strategia bellica in realtà non è una strategia solo bellica .

Essa è una strategia molto diffusa che si applica in ambiti molto diversi da quelli bellici.

Se si osservano le tecniche di preparazione dei vaccini ad una persona poco poco ragionevole non potrebbero non insorgere serissimi  dubbi circa la salubrità del farmaco così prodotto.

Però è un fatto che a fronte di milioni di bambini vaccinati con quei vaccini un altissimo numero di essi  evita di incappare  in patologie  molto severe, talune mortali.

E’ anche un fatto che un piccolo o piccolissimo  numero di bambini vaccinati incorre invece in reazioni patologiche gravissime se non mortali.

Ancora una volta la legge di Natura secondo la quale il più forte sopravvive ed il più debole soccombe.

Se si osserva le modalità di somministrazione dei vaccini di vario tipo ad un gran numero di militari destinati alle missioni all’estero e non (nessuna anamnesi, nessun controllo preventivo, nessuna cautela sanitaria, ecc.) si scoprirà che  anche  qui viene adottata ,  non si sa se consapevolmente  o meno, la stessa strategia .

I più forti sopravviveranno a quelle vaccinazioni ed effettueranno le loro missioni mentre i più deboli a causa di esse o di loro indirette conseguenze verranno attinti da patologie severe.

Ancora una volta la legge di Natura secondo la quale il più forte sopravvive ed il più debole soccombe.

Nel campo della crescita psichica collettiva è la stessa cosa.

Un gran numero di contenuti istintuali  infantili di bambini e bambine da poco nate vengono fatti affiorare spontaneamente alle piccole coscienze ed esposti a veri e propri muri di acciaio (le coscienze parentali infantili che brutalmente li reprimeranno).

Lo scopo complessivo è vedere quanti di questi bambini riusciranno a sviluppare un adattamento sociale compensativo che consenta loro di sopravvivere per quanto possibile.

Una parte di essi nel breve o nel lungo periodo sconterà in una gran varietà di modi tutti negativi , taluni mortali, questa strategia.

Ancora una volta la legge di Natura secondo la quale il più forte sopravvive ed il più debole soccombe.

Si potrebbe obiettare :Ma la crescita psichica allora è la chiave della felicità ?.

Nemmeno per sogno. Essa è la chiave per la normalità psichica dell’essere.

E tutto il resto è vita.

 

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