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Il simbolismo , i linguaggi simbolici ci hanno insegnato che le cose sconosciute alla coscienza, facenti parte del mondo dell’inconscio, grazie a quei linguaggi si rappresentano simbolicamente, appunto, affinchè ciò che è sconosciuto alla coscienza possa essere conosciuto grazie alla interpretazione intuitiva dei simboli e dei linguaggi simbolici.
E queste rappresentazioni simboliche assumono le forme più svariate: i sogni ovviamente, i comportamenti, le ideazioni, i sintomi somatici e mentali, le patologie , i miti, le credenze religiose.
In sintesi il mondo dell’inconscio , per farsi conoscere dalla coscienza , esprime i suoi significati/informazioni attraverso i linguaggi simbolici.
La matematica tenta un processo inverso.
Essa tenta di acquisire in forma predittiva informazioni e conoscenza in un mondo di difficile esplorazione quale quello della materia elementare elaborando costruzioni simboliche complesse di altissima logica formale il cui risultato dovrebbe predire qualcosa di quella conoscenza relativamente a quel complesso mondo inconscio.
Ridotto all’osso il problema è:
La logica e la razionalità attraverso pur complessi artifizi simbolici può venire a conoscere di un mondo che a quanto pare si esprime con linguaggi simbolici la cui comprensione è possibile solo grazie alla intuizione ?.
In base alla
esperienza la risposta è molto semplice ed è NO.
Purtuttavia i matematici hanno tutto il diritto, se non il dovere, di
tentare di inferire nuove informazioni nel mondo della materia elementare
elaborando equazioni sempre più complesse.
E prima o dopo qualcuno troverà, grazie a quelle complessissime equazioni predittive, che DEVE esistere la particella X2001.
Il LHC di Ginevra allora proverà e riproverà finche finalmente un giorno ritroverà qualche traccia di quella nuova particella sullo schermo dei suoi computer.
Evviva!.
Io sono ignorante e non voglio deludere nessuno ma la cosa però assomiglia moltissimo alle profezie autoavverantisi che sono molto note a tutti coloro che bazzicano la psicocanalisi.