.                    

  

        Di questa favola raccolgo un dettaglio significativo.

La scarpetta di Cenerentola è indubitabilmente una sua scarpetta che Cenerentola  non può usare una volta che essa la perde , nel corso della sua fuga di mezzanotte dal gran ballo.

Quindi la scarpetta le appartiene ma ella, a causa di quel disgraziato evento, non può più usarla.

La scarpetta nella favola di Cenerentola rappresenta la coscienza del Sé innata nella coscienza dell’individuo (la coscienza del Sé appartiene alla coscienza ma quest’ultima non può usarla essendo, quella coscienza innata, disattiva) .

Coscienza del Sé inattiva e che  non può perciò essere usata della coscienza stessa a causa della castrazione operata da quel disgraziato evento chiamato imprinting infantile deviato.

Come si attiva la coscienza del Sé innata nella coscienza , come si consente a Cenerentola di usare finalmente la sua scarpetta ?.

E’ ovvio.

I contenuti istintuali dell’inconscio e del Sé (il principe azzurro) via via che verranno integrati nella coscienza attiveranno punto a punto la coscienza del Sé (il principe azzurro , dopo lunga ricerca, trova finalmente il “piede giusto” a cui calzare la “scarpetta perduta”  ed insieme ritrova anche la sua Principessa) .

E tutti vissero felici e contenti.

 

 

 

 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Settembre 2019