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La stupidità dilagante (ma è questo un modo improprio e sbagliato per definire un fenomeno psichico ben più severo) è incapace di distinguere una cosa dall'altra.
E siccome crede che ciò che lei consente di capire è tutto ciò che c'è da capire, tutto quello che non capisce (cioè quasi tutto ) è e non può essere altro che frutto di pazzia.
Da un pensare così semplice e semplicistico altro non ci si può aspettare.
Perfino la definizione di "genio" è il frutto malato di quel modo rudimentale di pensare incapace delle più elementari distinzioni.
Geni cioè individui di notevole intelligenza sono potenzialmente TUTTI gli esseri umani.
E lo sono già e da sempre, ciascun individuo e ciascuna specie nello specifico loro campo di vita, tutti gli esseri viventi in grado di sopravvivere al loro ambiente e non appartenenti alla specie umana.
La quale specie ha avuto ed ha la "sfortuna" di una evoluzione che l'ha indirizzata verso un vicolo cieco.
E non è bastato a far riprendere ad essa la “retta via” il pensare ben profondo di alcuni rilevanti esemplari di quella specie.
Ed allora per farsi capire basta fumisterie di pur acuti filosofi inconsci di sè .
Le cose vanno dette chiaramente.
Ovvio che la terapia analitica è tecnica graduale e prudente.
Ma la esposizione teorica deve essere invece franca fino alla brutalità.
In modo che finalmente chi vuol capire, chi può capire, capisca.
Almeno si spera.