.       .

Come i derattizzatori sanno perfettamente una volta utilizzata con successo (dal loro punto di vista ma non dal punto di vista dei topi) una esca avvelenata essa diventa subito dopo inutilizzabile per ogni altro intervento di derattizzazione.

In quanto è, come se ed in effetti così avviene, ogni altro topo del circondario venisse subito informato della pericolosità di quell'esca.

Sarà una qualche forma di comunicazione transferale o quantistica tra i cervelli dei topi sta di fatto che così avviene.

Un adattamento evolutivo ai fini di sopravvivenza.

Come se la "falsa informazione" (l'esca velenosa ed i suoi effetti letali sull'organismo del topo) generasse, una volta che essa mortalmente colpisce, una informazione circolare che mette sull'avviso gli altri topi.

Esattamente il contrario di come avviene negli esseri umani inconsci di sé i quali nei confronti delle false informazioni ("esche mortali" esse pure) non hanno difese psichiche e perciò assorbendole fin da dopo la nascita e a causa di esse psichicamente, e non solo, soccombono.

                                                      (scritto il 10/2/25)

 

 

 

 

 


 

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