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La frequentazione della coscienza percettiva (la quale gestisce la percezione sensoriale) con un determinato ambiente reale implicherà che quella coscienza emulerà, a specchio, in sé stessa quel determinato ambiente .

Ciò è quello che può definirsi l’adattamento primario possibile della coscienza all’ambiente reale.

Se quell’ambiente reale è costituito da un ambiento parentale composto da individui dissociati la coscienza percettiva del bambino/a lentamente “assorbe” (a causa del rapporto di comunicazione tra ambiente e bambino/a, a causa dell’imprinting infantile ) quel tipo di ambiente cioè il tipo di configurazione psichica che ha determinato quelle coscienze adulte.

Questo processo di assorbimento e di adattamento all’ambiente reale in qualche modo evoca e determina una evoluzione di tipo corrispondente a livello di coscienza cognitiva e di inconscio.

Negando ogni possibilità di sviluppo ad una normale crescita psichica che riconosca ed accetti la reale natura dell’individuo.

E’ come dire che l’adattamento a quell’ambiente reale determina inevitabilmente un conseguente e comparabile adattamento (o meglio disadattamento al Sé in quel caso) della coscienza cognitiva e dell’inconscio.

L’intera psiche infantile prima ed adolescenziale dopo si configura così ad immagine della condizione psichica prevalente  dell’ambito parentale.

Una ulteriore possibilità di adattamento (adattamento secondario), ai fini della  sopravvivenza possibile,  tenterà ogni compensazione possibile a questa situazione psichica determinatasi nell’infanzia e nell’adolescenza.

Nel corso di questo processo al Sé dell’individuo , ai suoi istinti, ecc.  si continuerà a negare ogni possibilità di espressione nella coscienza , ogni possibilità di sviluppo e di crescita nella psiche.

I contenuti istintuali del Sé continueranno ad affluire in un inconscio saturo del rimosso esperienziale (presumibilmente le radici che alimentano la coscienza dissociata) emergendo come possibile in forma di linguaggio simbolico nei sogni, nei comportamenti significativi , nelle idee più o meno deliranti, nelle mitologie , nelle forme artistiche, nei sintomi e nelle patologie,   ecc., ecc..

 

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