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So bene che la storia non si fa con i se.

Ma non costa nulla fantasticare.

Anche sulla storia.

Se fosse esistita la psicoanalisi al tempo dei faraoni forse si potevano convincere questi esseri potenti che essi non erano dio e che la loro coscienza stava semplicemente deificando il loro stesso sé.

Facendo ciò credere a lui e a milioni di antichi egizi.

Ed i milioni di operai impiegati nella costruzione delle piramidi*, emulazione in pietra della coscienza del Sé, si sarebbero potuto impiegare con più profitto nella agricoltura.

E non avendo bisogno di così tanta mano d’opera non sarebbe stato  necessario impiegare come schiavi gli appartenenti al popolo ebraico e gli anonimi e sconosciuti estensori dei miti non avrebbero inflitto ad essi il terribile stigma di “uccisori di dei”.

E non avrebbero inventato Israele come terra promessa ed i palestinesi oggi vivrebbero liberi nelle loro terre.

E quello orribile stigma non avrebbe indotto nelle coscienze malate dei nazisti, afflitte da terribili complessi di castrazione, la folle idea di identificare i  castrati contenuti istintuali del loro inconscio con gli incolpevoli ebrei e con altre diversità umane.

E si sarebbe evitata una tra le più grandi tragedie, cariche di inenarrabili sofferenze della storia moderna.

If… Se…

(*) Per inciso le piramidi con la loro base quadrata (rappresentazione della coscienza a quattro funzioni) non rappresenta certo una immagine del cervello umano ma potrebbe invece rappresentare una forma di organizzazione delle informazioni nella coscienza del Sé ed un esempio di  stratificazione dei livelli di coscienza in essa..

   (scritto il 14/3/23)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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