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Com’è noto la politica è l’arte del possibile.

Si può fare ciò che le condizioni politiche e sociali consentono di fare .

Nulla di più e nulla di meno.

A livello individuale l’arte del possibile è l’arte usata dalla coscienza per costruire l’adattamento individuale possibile (appunto) stante le condizioni psichiche così come strutturatisi nel corso dell’imprinting  infantile , stante le esperienze vissute, stante le condizioni ambientali e sociali date.

La coscienza del folle manicomiale esprime con quei comportamenti intensamente patologici l’adattamento possibile alla sua situazione psichica data.

E l’ambiente nel quale quell’individuo si trova ricoverato rispecchia, e non può non rispecchiare , quella condizione psichica. E perciò perpetuandola.

Ciò che l’individuo può fare , ciò che l’individuo può agire ,  ciò che l’individuo può pensare , ciò che l’individuo può sentire e percepire in sé, ciò che egli può sentire e percepire del mondo , ciò che può sentire e percepire nel proprio corpo, ciò che può capire di sé e del mndo, ciò che può esprimere e perfino ciò che può sognare è il risultato di una equazione complessa continuamente elaborata dalla sua coscienza e che possiamo definire come  il suo adattamento possibili .

In un limite che è al di fuori della  consapevolezza del suo ego cosciente.

L’adattamento possibile alla situazione data ha come risultato ciò che appare , ciò che  in ogni modo possibile si manifesta .

Agli altri ed all’individuo.

E’ ciò che Jung definisce come “Persona”.

 

 

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