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Nel corso di questo lavoro si è osservato un gran numero di volte che ogni volta che una interpretazione intuitiva attingeva la coscienza (il famoso insight) partiva nella coscienza una elaborazione complessiva di tutte le informazione ivi presenti con la conseguenza che un po’ di tempo dopo si produceva un nuovo insight .
Cioè si prendeva coscienza del risultato di quella elaborazione, di quel calcolo complessivo.
E come effetto di ciò un nuovo mutamento si verificava nella condizione psichica della coscienza e non solo.
Si poteva dedurre da quel processo che ogni nuova informazione/significato che attingeva la coscienza induceva , per quel solo fatto, un processo elaborativo complessivo.
Allarghiamo il discorso facendo un esempio.
L’Universo ,composto di materia elementare , riceve una serie di informazioni dalla superficie terrestre , (umidità, vento , pressione atmosferica, temperatura, ecc) le elabora ed il risultato di quella elaborazione , di quel calcolo , è che si GENERA un temporale.
Non fanno qualcosa di vagamente simile , seppure in piccolo, i computer che cercano di prevedere che tempo farà domani ?.
Noi grazie ai nostri sensi ed alla nostra osservazione razionale pensiamo che dato che nel sole si verificano una infinità di reazioni nucleari ciò produca una enorme quantità di onde elettromagnetiche di tutti i tipi le quali viaggiano attraverso lo spazio ed infine scaldano la superficie terrestre.
Potrebbe essere invece che attraverso lo spazio non viaggi un bel nulla , che all’Universo non importi un fico secco della velocità della luce e del buon Einstein, in quanto l’unica cosa che viaggia attraverso la materia elementare della quale è composto l’Universo siano le informazioni e le elaborazioni quantistiche che esse inducono , punto a punto, in quella materia.
E ciò che noi percepiamo e capiamo sono gli EFFETTI PERCEPIBILI generati da quella elaborazione , da quei calcoli.
Per farla breve l’Universo potrebbe essere un immane calcolatore quantistico il quale risponde ad ogni informazione che riceve con una elaborazione quantistica punto a punto e sia le informazioni che la loro continua elaborazione quantistica attraversando punto a punto la materia elementare di quell’Universo, producono effetti che noi con i nostri sensi e con la nostra razionalità definiamo volta a volta in un modo piuttosto che in un altro.
Ma come diavolo ha fatto la coscienza , composta essa pure di materia elementare, ad apprendere la modalità di funzionamento quantistica?.
L’ha semplicemente scopiazzata , nel corso della evoluzione , dalla modalità di funzionamento quantistico che è la modalità di funzionamento di quell’immenso computer quantistico che chiamiamo Universo.
La cui materia elementare riceve informazioni, le elabora quantisticamente e gli effetti che percepiamo sono “semplicemente” il risultato prodotto da quei calcoli, da quelle elaborazioni.
Il turbo computer chiamato Universo elabora informazioni , fa calcoli quantistici e produce effetti che gli esseri senzienti percepiscono e definiscono, volta a volta in base ai loro sensi ed alla loro capacità di elaborazione mentale.
Inoltre è possibile che le elaborazioni di quell’immenso computer quantistico producano la vita in un qualche angolo dell’Universo e quella vita a sua volta produce e crea nuove informazioni che a feedback mutano quell’Universo.
Speriamo in meglio !.