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Questa cosa riguarda prevalentemente coloro che intendendo diventare psicoanalisti di professione affrontando una analisi didattica.
Nel corso di questa analisi costoro vengono aiutati ad intrattenere un rapporto costruttivo con il loro inconscio e con i loro sogni e vengono aiutati a superare i tanti conflitti, blocchi e resistenze che fino ad allora hanno loro impedito di avere e rendere costruttivo quel rapporto.
Vengono aiutati soprattutto a sviluppare una qual certa capacità intuitiva per cercare di capire come meglio possono i significati dei loro sogni.
Ogni volta che riusciranno a comprendere intuitivamente il significato di un qualche sogno (quanto lontano sia questo significato dal significato che definisce il più vicino possibile un significato del Sé poco ora importa) la loro coscienza avvierà spontaneamente un processo di elaborazione complessiva di tutte le informazioni delle quali è entrata in possesso nel corso della vita ed alla fine sfornerà un qualche insight conclusivo.
Conclusivo quì ed ora .
Conclusivo almeno fino alla prossima interpretazione.
Continuando il processo il risultato di quella elaborazione complessiva diventerà inevitabilmente una teoria identitaria.
Cioè una teoria che verrà assunta dalla coscienza come fac-simile dell’immagine del Sé del soggetto.
Come si sa il Sé è un simbolo che rappresenta la reale natura dell’individuo.
Tanto più vicini saranno , rispetto alla immagine realistica del Sé dell’individuo , le interpretazioni dei simboli dei sogni tanto più quella teoria si avvicinerà alla c.d. immagine del Sé (cioè all’insieme delle informazioni il più realistiche possibile rispetto a quella reale natura più la teoria identitaria elaborata dalla coscienza sulla base di quelle informazioni).
Ciò che viene definita immagine del Sé è quindi la teoria identitaria più avanzata che la coscienza riesce a conquistare avendo ricevuto, grazie alla interpretazione intuitiva dei sogni, le informazioni il più vicino possibile alla reale natura dell’individuo.
La teoria identitaria quale che essa sia (può fondarsi per esempio anche su una ideologia politica o religiosa o filosofica o mistica o perfino scientifica) è una bestia feroce.
E chiunque contesti, seppure con i migliori argomenti, quella teoria questo attacco verrà vissuto come un attacco all’ego identitario.
E le difese della coscienza e dell'ego reagiranno in modo ferocissimo.
Se l’individuo che ha seguito fino in fondo l’analisi didattica non si accontenterà dei risultati raggiunti (e bene farebbe a non accontentarsi) dovrebbe iniziare per conto suo una autoanalisi.
Una autoanalisi dei propri sogni, ecc., ponendosi nell’ottica, una volta conquistata una sua qualche ulteriore teoria identitaria, di doverla smentire radicalmente il giorno dopo.
Il processo di crescita psichica è, com’evidente, un percorso in itinere che dovrebbe essere ultimato (ammesso che esista un termine) quando si è veramente integrata nella propria coscienza l’immagine del proprio Sé , l’immagine la più realistica possibile.
Come si è già detto la coscienza/cervello è un computer biologico e come tutti i computer opera secondo il principio “garbage in, garbage out”.
Se si dà alla coscienza immondizia essa produrrà immondizia.
Se le si daranno informazioni altamente significative circa la propria reale natura essa elaborerà quelle informazioni producendo una teoria identitaria il più vicino possibile a quella natura.
Osservo infine che molte scuole di psicoanalisi richiedono per l’accesso , oltre a rette salate , anche la laurea in medicina.
La coscienza di un individuo che ha lavorato duramente sei anni sui tanti manuali di quel poderoso corso universitario ha strutturato in sé una forza razionale e logica a causa della quale egli si troverà ben presto a mal partito a confrontarsi con l’illogicità e l’irrazionalità del suo inconscio.
Come potrebbe un individuo la cui coscienza è così potentemente strutturata sul piano della logica e della razionalità accettare,per esempio,fenomeni tanto illogici ed irrazionali come i fenomeni di sincronicità ?.
Fenomeni i quali in apparenza non hanno una spiegazione logica !.
In apparenza.
Dato che quei fenomeni sono in parte spiegabili conoscendo di fisica quantistica.
Solo in parte perché ad un certo punto bisogna arrendersi alla evidenza che taluno di quei fenomeni esula dalla capacità di comprensione individuale ed essi debbono essere accettati come tali rassegnandosi contemporaneamente a riconoscere i propri limiti.
Accettando il fatto che la Natura ha processi che possono ben essere esterni alle possibilità di comprensione della mente umana, per quanto l’individuo possa essere cosciente e consapevole di sé.