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Questa cosa misteriosa della psicoanalisi la quale cura, in apparenza, facendo "solo" chiacchiere.
E a chi non lo sa e non lo capisce ciò può sorprendere.
Ah ! Il VERBO!!. No e nemmeno il sostantivo.
E' la coscienza del Sè che sta dietro a quelle chiacchiere e che ad esse dà senso.
Che a quelle chiacchiere, quali che esse siano, trasfonde significato.
Verso coscienze deprivate di tutto: Di libido, di significati, di sè, di amore mai conosciuto, di tolleranza e comprensione che nemmeno sapevano che esistessero.
E chi non lo sa e nemmeno può capire non sà perciò che dietro quelle chiacchiere c’è anche un cervello, il mio da una parte e quello dell’altro dall'altra, e la loro capacità (misteriose ma forse anche no) di trasmettere subliminalmente informazioni: Dall'inconscio dell'altrə dapprima: (Com’è la situazione in questo inconscio?, come siamo messi, quanto lontani siamo da noi stessi?).
Ed il sogno transferale riferisce.
E, compresone intuitivamente il significato, in automatico partono informazioni mutagene verso la coscienza dell'altrə.
E' il controtransfert, bellezza.
E quella coscienza, sparuta, scopre qualcosa di sè.
E muta e talora, tra sè e sè, inorridisce:(Ma così male sono messa?, Così lontana da me sono e sono stata per così tanto tempo?. E che ne e' stata della vita che avrei potuto vivere?..Ma si sa non a tutto c’è rimedio e a questo occorre rassegnarsi).
E le "chiacchiere" vanno avanti, senza alcuna pogrammazione, appuntamenti, agende, divani, ed è il Sè dell'altro, quando scopre la meraviglia di sé, che detta l'agenda: Ci vediamo dopodomani, no non posso meglio tra una settimana.
Ed alla nuova chiacchierata il transfert svela l'avvenuto mutamento nel frattempo intervenuto: Porte sbarrate che si sono dischiuse, sbarre con feroci lame che si sollevano, cuori inariditi che ricominciamo a pulsare, occhi secchi da sempre che si inumidiscono.
Ed avanti così.
. (scritto il 7/2/24)
The Mysterious Thing About Psychoanalysis
Psychoanalysis is a mysterious thing. It seemingly heals "only" by talking. This can be surprising to those who don't know or understand it.
Ah, the verb! No, not even the noun. It is the consciousness of the Self that lies behind those words and gives them meaning. That gives meaning to those words, whatever they may be.
Towards deprived consciousnesses
Towards consciousnesses deprived of everything: of libido, of meaning, of self, of love never known, of tolerance and understanding that they did not even know existed.
And those who do not know and cannot understand do not know that behind those words there are also two brains, mine on one side and the other's on the other, and their ability (mysterious, but perhaps not) to transmit information subliminally.
From the unconscious of the other
From the unconscious of the other, at first: what is the situation in this unconscious? How are we doing? How far are we from ourselves?
And the transference dream reports.
The countertransference and the discovery of the selfAnd, intuitively understanding the meaning, mutagenic information automatically starts towards the other's consciousness. It is the countertransference, my dear.
And that consciousness, vanished, discovers something about itself. And it changes and sometimes, in itself, is horrified: "Am I really that bad? Have I been so far away from myself for so long? And what happened to the life I could have lived? But we know that not everything has a remedy and we have to accept this."
The rhythm of the Self
And the "chatter" goes on, without any programming, appointments, schedules, or couches. It is the Self of the other, when it discovers the wonder of itself, that dictates the agenda: "See you the day after tomorrow," "No, I can't, better in a week."
And at the next chat, the transference reveals the change that has taken place in the meantime: barred doors that have opened, bars with ferocious blades that are lifted, dried up hearts that start beating again, eyes that have always been dry that become moist.