Quando l’inconscio infantile è stato saturato , a causa del transfert parentale, dagli stessi contenuti di quegli inconsci (contenuti istintuali rimossi o mai integrati ed esperienze rimosse) la coscienza infantile tende spontaneamente ad emulare i comportamenti (e i significati  di quei comportamenti) espressi giorno dopo giorno dall’ambito parentale infantile .

E’ questo per la coscienza infantile una sorta di ineluttabile “obbligo sociale” che il senso di colpa inconscio si incarica di far rispettare.

Senso di colpa che si radica esso pure, strutturalmente, nell’inconscio.

Quei comportamenti e quei significati, i quali esprimono e manifestano e rappresentano la condizione psichica di quell’ambito  parentale,  nel momento in cui vengono assunti come propri dalla coscienza infantile “cortocircuitano” i corrispondenti contenuti dell’inconscio infantile già assunti precedentemente a causa del transfert.

A questo punto il sistema  psiche struttura connessioni tra contenuti  inconsci come prima assunti e contenuti della coscienza come prima emulati.

Il sistema psichico infantile prima ed adolescenziale dopo , a questo punto,  consolida la propria configurazione nella previsione della sua perennità.

Consolidandosi nell’altrettanto perenne negazione del piccolo Sé infantile e nell’altrettanto  perenne negazione di quella reale natura.

 

 

 


 

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