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A volerci scherzare sopra il mal-destro potrebbe essere una razionalità imprecisa , che sbaglia spesso .
Oppure una mano destra che lascia cadere il piatto, che prende una cosa e ne fa cadere due.
Oppure uno che spesso sbatte la testa per sbaglio in ogni spigolo o che cammina e spesso scivola , ecc. .
Tutte robe che possono essere casuali oppure no.
Potrebbero essere anche l’effetto di un adattamento sviluppato dalla coscienza rispetto alla realtà adattamento impreciso , approssimativo.
La coscienza inconscia al Sé , dissociata rispetto ad esso, non ha modelli interiori di riferimento alla cui “sapienza genetica ed istintuale” attingere.
Assume allora come modelli soggetti e comportamenti rilevati dalla realtà sensibile con tutte le relative imperfezioni ed approssimazioni.
L’adattamento alla realtà privo di modelli di riferimento interiori interagisce con ogni attività dell’individuo sia a livello di pensiero , sia a livello di emozioni e sentimenti , sia a livello di movimenti e comportamenti.
E l’inadeguatezza dei modelli di riferimento si riflette in quei pensieri, in quei comportamenti, in quei movimenti imprecisi e sbadati.
Il processo di crescita psichica e l’integrazione della immagine del proprio Sé nella coscienza rende necessario un superamento del vecchio adattamento alla realtà il quale non teneva conto o completamente ignorava la reale natura dell’individuo (natura che è ovviamente sia fisica che psichica ).
Questo superamento avviene sincronicamente con la strutturazione di un nuovo adattamento che tiene contro sia della realtà ambientale che di quella reale natura di cui si è detto.