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Non esisterebbe il mondo digitale con le sue innumerevoli articolazioni applicative se non esistesse il mondo dei neuroni.
La natura aveva inventato la digitalizzazione ben prima che se ne scoprisse l'esistenza e si inventassero grazie ad essa, tanto per dire, i computer.
Il neurone cerebrale e nervoso ha due stadi possibili :chiuso ,0 o aperto,1.
Se chiuso l'informazione transita da un neurone all'altro.
Se aperto l'informazione non transita.
Si può ipotizzare osservando la codifica digitalizzata delle informazioni nelle memorie dei computer che l'informazione neuronale venga memorizzata in formato digitale (una sequenza di 0 e di 1 ,di neuroni chiusi e di neuroni aperti.).
L'informazione bloccante (di fatto un significato del falso sè) il transito dei significati del Sè , dall’inconscio alla coscienza , (pervenuta ivi dai significati castranti della comunicazione sensibile patentale), memorizzata in formato digitale, sarà quindi un piccolo gruppo di neuroni che in parte chiusi ed in parte aperti codificano e memorizzano tutti insieme quel significato bloccante.
Si può pensare ancora, ma è solo una ipotesi , che l'energia ivi veicolata dal significato castrante sia stata assunta da taluni elettroni degli atomi che costituiscono i singoli neuroni i quali elettroni assumeranno uno stato quantico che renderà duraturo, se non perenne, lo stato di quei neuroni.
Per esempio inducendo un biochimismo che produca i neurotrasmettitori necessari per mantenere quello stato*.
Nel momento in cui grazie alla azione sinergica della interpretazione intuitiva del sogno , a quella della coscienza quantistica e dei microtubuli di quei neuroni verrà totalmente invertita la configurazione digitale di quei neuroni e ciò si potrà definire ,dal punto di vista psichico, come "presa di coscienza del significato del Sè".
Si è osservato nel corso del processo che i significati del Sè , di cui si è presa via via coscienza, tendono a "miniaturizzarsi " progressivamente.
Il che potrebbe significare che il codice con il quale essi vengono memorizzati dai neuroni impegni un numero sempre minore di neuroni rispetto al numero di neuroni con il quale veniva memorizzato il corrispondente significato del falso se.
Il che significa che con la presa di coscienza viene resa disponibile per la elaborazione delle informazioni neuronali un numero di neuroni sempre maggiore
Come a dire che si conquista più spazio disponibile nella coscienza neuronale , come a dire più capacità elaborativa, come a dire maggiore intelligenza razionale.
(*) Le droghe o certi farmaci possono occasionalmente e localmente mutare lo stato neuronale che impedisce la connessione tra istinti e coscienza liberando in parte quest’ultima dalla morsa che impedisce all’individuo di "respirare".
Cessato l'effetto farmacologico tutto ritorna come prima.
Il farmaco, il neurotrasmettitore muta temporaneamente lo stato fisico di quei neuroni "bloccanti" ma non può produrre in essi l'informazione del Sè che renderebbe quella condizione liberatoria permanente (sia a livello neuronale sia a livello quantistico sia a livello di coscienza quantistica).