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Prendere coscienza è cosa molto diversa dal conoscere, dall’acquisire conoscenza attraverso lo studio e la lettura.
Si prende coscienza di qualcosa quando il suo significato attinge la coscienza cognitiva attraverso la comunicazione terapeutica , attraverso l’interpretazione intuitiva dei sogni e dei simboli , attraverso la comunicazione transferale tra l’inconscio del terapeuta e quello del suo paziente, attraverso la comunicazione nelle sue svariate forme tra un individuo cosciente e consapevole di sé e l’altro.
Il Sé è invasivo ed invadente .
E tende a propalarsi in ogni modo possibile (e non sempre è un bene se l’individuo non capisce i significati delle forme della sua espressione).
Il NON prendere coscienza delle proprie esperienze negative, vissute fin dalla nascita, rende queste esperienze perniciose per la psiche e per l’individuo per tutta la durata della sua esistenza.
In un processo di continuo peggioramento di quegli effetti negativi , quali che essi siano, in quanto continuamente l’inconscio viene sempre di più energizzato dall’affluenza in esso dei contenuti istintuali del Sé non integrati e non integrabili, stante la situazione della coscienza.
Il prendere coscienza del significato di quelle esperienze invece ne disattiva l’effetto pernicioso sulla psiche e sull’individuo.
Il prendere coscienza di ciascun contenuto istintuale del proprio Sé (di ciascun significato da esso veicolato) ATTIVA il corrispondente processo psichico, prima inerte a causa della mancata presa di coscienza di esso.
Non si possono capire intuitivamente i sogni se non si prende coscienza almeno in parte della propria funzione intuizione.
Senza questa presa di coscienza, almeno iniziale, la funzione intuizione rimane inattiva.
Non si può attivare l’afflusso della libido alla coscienza se non si prende coscienza della libido.
Non si possono capire e vivere i processi relativi al transfert se non si prende coscienza della esistenza del transfert.
Se non si prende coscienza degli effetti delle suggestioni di realtà sull’individuo le difese della coscienza del Sé non potranno attivarsi e non potranno perciò difendere la coscienza percettiva dagli effetti perniciosi di tale suggestioni .
Prendere coscienza dei contenuti istintuali del Sé significa acquisire l’esperienza corrispondente potendo quindi beneficiare di essa .