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Una cultura è un insieme consolidato di pensieri e di luoghi comuni dominanti.

Esse, ciascuna di esse, sono il frutto consolidato di condizioni psichiche più o meno malate .

All'interno di quelle culture consolidate (talune raggrinzite e asfittiche nell'adorazione acritica di tradizioni arcaiche e da lungo tempo in putrefazione) talora svetta un idea intuitiva nuova che fa scandalo.

Dato che ciò che è  intuitivo e spontaneo è portatore di mutamento (ma che orrore!!) .

Talune di quelle arcaiche culture (non illudiamoci sto scrivendo delle culture di oggi) fondano sistemi politici autoritari o più autoritari di altri.

Taluni di essi ignorano la democrazia (la quale è si imperfetta ma sempre meglio dell'autoritarismo).

Tutte  quelle culture , comprese quelle che basano sistemi democratici, sono state fondate e si fondano su sistemi psichici più o meno dissociati ,cioè su forme diverse di patologia mentale.

E siccome le culture tendono a diffondersi e a fare scuola  (a causa dei meccanismi emulativi inconsci  delle coscienze dissociate)  le culture che fondano sistemi autoritari hanno in forte uggia (a dir poco) le culture che fondano i sistemi democratici.

Quelle culture sanno bene  che le culture sono come le infezioni psichiche e tendono a propagarsi “infettando” le altre psiche.

E non v’è dubbio che culture che fondano democrazie e sistemi di maggiore o minore libertà sono più “infettive” di altre.

Nessuna delle due tipologie di culture (quelle che fondano autoritarismi e quelle che fondano democrazie) può prevalere sull’altra con le armi.

Può prevalere grazie alla informazione di massa od alla disinformazione di massa.

Per cui sarà il prevalere della informazione (che abbia fondamento di realtà) o della disinformazione (che è fondata sulla menzogna o su principi di irrealtà) a formare e mutare coscienze e sottostanti culture.

Come peraltro ben sanno coloro che hanno potere  nei  sistemi democratici e nei sistemi  autoritari  che si affannano a governare non i popoli ma l’informazione.

Ed attraverso di essa le coscienze dei popoli che nulla sanno e di nulla capiscono.