8/7/09
I rapporti simbiotici.
Senza voler fare di queste osservazioni una regola generale o una teoria si osserva che in molte donne l’esistenza nella coscienza di un rapporto simbiotico con la figura paterna (sia che il rapporto affettivo con questa figura sia di odio sia che sia di amore) risulta in qualche modo paralizzante o comunque fortemente inibente.
Lo stesso si riscontra in molti maschi relativamente al rapporto con la figura materna.
In realtà parrebbe che ad essere inibente sia l’esistenza di un qualsiasi rapporto simbiotico della coscienza in quanto tale forma simbiotica costituisce di fatto una protesi sostitutiva del rapporto di comunicazione che la coscienza dovrebbe avere (e non ha) con l’inconscio ed il Sé.
In taluni casi il rapporto simbiotico con la figura paterna o materna (nel caso questa figura venga vissuta come figura positiva) si rappresenta nella realtà del comportamento con tendenze verso le forme della religiosità se non addirittura del misticismo.
Nel caso in cui quella figura invece sia (e sia stata) vissuta con un rapporto negativo la rappresentazione nel comportamento reale si può inverare in forme di ateismo, di negazionismo o di agnosticismo.
Nelle teorie dominanti in psicoanalisi i rapporti simbiotici della coscienza con le figure materne e/o paterne vengono talora definiti “complessi”.