Ogni individuo ha il diritto di credere o di non credere nella esistenza di una qualche divinità.
Ogni credenza mistica ha un suo corpo mitologico che dei vari aspetti di quella credenza e della relativa religione riferisce.
Che si tratti di antiche cronache tramandate nel tempo o di mitologie variamente stratificatesi io sono l'ultimo a saperlo.
Sia che si tratti semplicemente di mitologie sia che si tratti di antiche cronache espresse in forma di mitologia esse in quanto corpi simbolici possono essere comunque interpretati nei significati che veicolano.
I corpi mitologici di talune religioni veicolano significati che indicano la strada della crescita psichica e della presa di coscienza di sé.
Altre invece veicolano significati che indicano la strada del conflitto e ldela conflittualità e che indicano percorsi verso la dissociazione da sé.
Altre ancora veicolano significati che esaltano conflitti ancora più radicali ed il complesso di castrazione.
Quale che sia la religione cui ciascuno aderisce , di solito fin dalla infanzia , e quale che sia la credenza mistica che ha attinto all'epoca la sua coscienza nulla di tutto ciò muta nella condizione psichica dell’interessato.
Tale condizione è lo specchio di quella prevalente nell’ambito parentale nel quale il bambino/a è nato e vissuto.
La credenza mistica , quale che essa sia, che quell’ambito , parentale prima e sociale dopo, ha fatto assorbire alla piccola coscienza tende comunque a dare sostegno e rinforzo a qualunque tentativo di mutamento della coscienza.
Ogni credenza mistica, quale che sia la narrazione che la illustra nella realtà , tiene sempre e comunque in ostaggio la coscienza esattamente come le difese e le resistenze al mutamento di quella coscienza stessa.
Anche se essa è sovrastrutturale rispetto alla condizione psichica iniziale.
Quindi il rapporto tra corpi mitologici e condizione psichica è di per sé ininfluente rispetto alla condizione psichica di partenza .
La terapia analitica, tesa a mutare questa condizione, mentre potrà incidere , se esiste, sulla creatività del soggetto può risultare del tutto ininfluente rispetto alla credenza mistica in atto .
Essa dovrà incidere infatti non su tale credenza ma sulla falsa credenza di sé che ha attinto nella infanzia quella coscienza .
Successivamente l'individuo, ed il suo Sè finalmente liberato , saranno liberi, esattamente com'erano prima, di credere alla loro divinità di riferimento.