.               

Sono come tre carretti completamente vuoti.

Ciascuno con quattro ruote delle stesse identiche dimensioni.

È ovvio.

Se una ruota fosse più grande delle altre o più  piccola il carro procederebbe in modo sbilenco.

Tre coscienze , una a livello cognitivo, una a livello percettivo ed una a livello quantistico.

E' possibile che ciascun  "carretto"  vuoto sia in sostanza un centro di elaborazione delle informazioni.

Una sorta di C.P.U. , due neuronali ed una quantistica.

Ricevono informazioni neuronali (quella percettiva eminentemente sensoriali ) le elaborano ed inducono il pensiero,  il comportamento,qualsiasi cosa.

La coscienza quantistica riceve informazioni da ogni cellula e da ogni neurone dell'organismo.

E' possibile che funga come un centro di elaborazione che istante dopo istante riequilibra l'intero sistema individuo.

Lo immagino come un elaboratore quantistico che mette enormi quantità di informazioni in sovrapposizione quantistica,  le elabora trovando ogni volta la soluzione riequilibratrice .

Immagino.

Ma chi sa poi se funziona così.

Il fatto che il cervello, in presenza di forti condizioni  dissociative della coscienza e quindi di forti squilibri in essa in termini di  informazioni del Sè,  sia in grado di indurre mutazioni genetiche le quali producono nuove cellule devianti rispetto ad  un progetto genetico salutare dice che ciò potrebbe essere il risultato compensativo e "riequilabrativo" di uno forte scompenso in altre parti di esso.

E che in tale processo riequilibrativo la coscienza quantistica e le sue modalità  di funzionamento quantistico potrebbero  avere un ruolo fondamentale.

Il riequilibrio delle informazioni del Sè nella coscienza* sposta l'equilibrio del sistema facendo recedere  le cellule neoplasiche verso la normalità.

Il che vorrebbe dire che la "manipolazione" del codice genetico delle cellule da parte, presumo della coscienza quantistica ,è bidirezionale.

Muta le sue informazioni  nella direzione neoplasica  e le fa tornare indietro nella direzione della salute.

(*) Vedi "un caso oncologico"

  (scritto il 27/3/23)

 

 

 

 

 

 


 

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