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Accade talora che la comunicazione subliminale attivata dal transfert , il cui contenuto si manifesta poi nei sogni dell’analista , riferisca simbolicamente sulla condizione psichica del soggetto trasferendo “il pacchetto completo” in merito alla condizione psichica del soggetto:
- Il primo sogno riferisce del conflitto lacerante nella coscienza tra il Sé dell’individuo e la sua coscienza castrante;
- Il secondo sogno riferisce di un inconscio ridotto a deposito di spazzatura a causa della grande quantità di rimosso ivi accumulatosi. Rimosso particolarmente pesante se riguarda le tanti radici delle protesi del falso sé presenti nella coscienza dissociata (radici che tecnicamente non sono esattamente classificabili tra il rimosso ma che comunque infestano ed opprimono l’inconscio stesso);
- Il terzo sogno infine riferisce, sempre simbolicamente, sulla figura del falso sé che domina la coscienza;
I tre sogni in pratica rappresentano sinteticamente della complessiva condizione psichica del soggetto.
Come scritto più volte la funzione del transfert che si instaura tra analista e soggetto ha una funzione terapeutica importantissima.
La comunicazione che attinge l’analista grazie al transfert e la interpretazione che quest’ultimo da dei significati veicolati da questa comunicazione successivamente, nel corso del dialogo terapeutico (ma anche nel corso del normale dialogo amicale) , attingerà a più livelli la coscienza del soggetto trasferendovi i contenuti significativi acquisiti dall’analista nei suddetti sogni.
Ed attivando così nel soggetto un processo mutageno della coscienza.
Come scritto più volte il transfert è la comunicazione dominante che determina tra genitori e figli (nel bene ma purtroppo fin troppo spesso nel male) il percorso dell’imprinting infantile.
A livello terapeutico esso invece manifesta tutta la sua potenza risanatrice se coadiuvato da una comunicazione sensibile appropriata e consapevole.