Taluno sostiene che le leggi razziali contro gli ebrei scritte dal fascismo fossero una specie di “caduta di stile” di un regime meritorio, a loro dire, per altri versi.
In realtà quel regime era intriso da ideologie fobiche coatte contro la diversità, ideologie delle quali le leggi razziali erano solo una delle manifestazioni.
Quelle idee fobiche coatte contro la diversità si sono trasformate, in tempi diversi, in attacchi armati , altrettanto coatti, contro le popolazioni africane, contro la Francia , contro la Grecia e contro l’Unione Sovietica.
Il cui risultato catastrofico è scritto nella Storia di questo e di quei paesi.
Quelle idee fobiche coatte erano, e sono, altrettanti sintomi di una condizione dissociativa severa la quale ha da sempre debordato dagli ambulatori di psichiatria alla politica .
In diversi paesi del mondo.
Allora come adesso.
La pervasività di quelle idee fobiche contro la diversità è tale in quanto i processi emulativi inconsci delle coscienze dissociate fanno sì che esse si propaghino in forma di infezione psichica trovando ogni volta terreno fertilissimo nella condizione psichica di quelle coscienze le quali, a causa di quelle condizioni , sono prive di difese contro la diffusione di quella infezione.
Quando il numero di individui psichicamente infetti da quella forma di infezione psichica diventa significativo essa può assumere il governo di una qualche nazione.
E’ accaduto ed accade.
Un certo comprensibile pudore impedisce di definire i partiti, che a quelle idee fobiche fanno riferimento (ed i governi che disgraziatamente talora conquistano), come fascisti.
E si trovano pudicamente altri “ismi” per definirli.
Anche se la sostanza non cambia.
Se la massa degli individui infettati diventa ancora più significativa (e se determinate condizioni economiche e sociali fanno da innesco) il passaggio all’azione , il passaggio a disastrose azioni coatte (come quelle alle quali prima si è accennato) è pressoché automatico.
La storia di molte nazioni (e dei disastri conseguenti) talora si comprende di più con la psicoanalisi e con la psichiatria piuttosto che con la politica.