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Una conoscente ripete spesso “non ho tempo , non ho tempo!”!.
E ogni volta che lo ripete sembra che dica “non ho spazio, non ho spazio”!
Se l’ambito familiare ha coscienze asfittiche strutturerà nei figli coscienze asfittiche in quanto ad ampiezza .
Per non parlare della configurazione interna di esse.
In un’altra parte di queste coscienze, definiamole coscienze acquisite, si struttureranno adattamenti compensativi che cercheranno di porre rimedio ai danni causati dall’imprinting infantile.
Queste due parti della coscienza acquisita gestiranno la vita dell’individuo e l’individuo steso.
Se i disturbi causati da quella particolare configurazione della coscienza acquisita renderanno la vita difficile o impossibile la terapia analitica esporrà le aree restanti della coscienza ed insieme tutta la coscienza dell’individuo ad un ambiente reale nel quale domineranno la tolleranza , la comprensione e l’accoglienza.
Una atmosfera cioè che probabilmente quella coscienza non ha mai conosciuto.
Un vero e proprio ampliamento dell’esperienza.
Il dialogo terapeutico in sincronia successivamente con la comunicazione transferale esporranno quella psiche ad un flusso di informazioni che essa non aveva mai conosciuto prima , una qualità alta di informazioni/significati che le era stata da sempre negata.
Le informazioni/significati provenienti dall’inconscio del soggetto cominceranno così, grazie al by-pass terapeutico, ad attingere tutta la sua coscienza ed esse verranno elaborate insieme alle informazioni che avevano strutturato il suo falso sé.
Lentamente tra urla e strilli, tra strattoni e proteste ,”urlando e scalciando” la vecchia asfittica coscienza comincerà a mutare , cominceranno ad essere allentati antichi blocchi e superate infinite resistenze.
Fino a quando i sogni del soggetto e taluni eventi sincronici della sua vita diranno che la sua coscienza è in grado di procedere da sola sulla strada della crescita psichica.
Senza che l’ego comprenda nulla di ciò che è accaduto e che sta accadendo nella sua psiche.
In taluni casi invece quel processo di crescita avvierà l’individuo sulla strada dell’autoanalisi cioè sulla strada della crescita psichica in consapevolezza.
La coscienza è una macchinetta che elabora informazioni.
Tutte insieme vengono elaborate come se se si trattasse di una gigantesca equazione il cui risultato è la personalità dell’individuo , i suoi tratti caratteriali , il suo modo di pensare e ciò che può o non può pensare , i suoi sentimenti le sue percezioni ecc.
Se quelle informazioni descrivono nella coscienza l’immagine della reale natura dell’individuo egli sarà un individuo fatto in un certo modo.
Se la qualità di quelle informazioni è scadente e descrive un individuo distaccato e dissociato dalla sua reale natura il risultato di quella elaborazione enormemente complessa sarà ben diverso.
In questo caso ciò che non ha trovato spazio in quella coscienza tenterà di rappresentarsi in forma simbolica nei tanti diversi sintomi e comportamenti devianti , in enormi vincoli di libertà nonché di limitazioni inconsapevoli dell’essere.