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La terapia non può durare un anno e nemmeno l'autoanalisi.
Il processo di crescita ha tempi che , forse in parte, dipendono dalla capacità dell'analista ma moltissimo dalla profondità del male, talora feroce, annidato nel profondo della psiche.
E oltre che scrutare se stessi ed i propri e gli altrui sogni occorre guardarsi intorno.
In una realtà sensibile e simbolica che ci fa in ogni istante da specchio .
Sentite questa storia.
Questa giovane gattina vive con me da quando e nata ,saranno tre o quattro anni.
Ha una sua storia ,come tutti.
La madre ,una giovanissima gattina molto minuta, dormiva sempre accucciata insieme ad un altrettanto giovane maschietto nel giardino .
Il maschietto, più tenero ed affettuoso , accettava le carezze mentre la femminuccia ringhiava.
Un giorno il maschietto ,l'istinto e la Natura comandano , anziché guardare vicino a se,spinto dal bisogno di riprodursi, scompare .
La giovane femmina rimane sola ed intristita.
Quando è venuto anche il suo tempo rimane incinta di un grosso maschio e quando ritorna a casa ,dopo avere partorito, ritorna sola.
Forse ha abortito ,forse il cucciolo è nato morto.
Nei mesi successivi rimane ancora incinta e dopo un pò' ritorna nel giardino con un piccolissimo cucciolo tra le zampe.
Come a mostrarmelo.
Restano la intorno a farsi nutrire.
E quando il cucciolo è svezzato la mamma gatta sparisce ed il cucciolo,una piccola femmina , corre verso la casa (nella quale non era mai stata) e si mette a dormire sul divano come se già sapesse tutto.
Passano i mesi la gattina diventa adulta ,resta incinta, partorisce in casa quattro gattini.
La famiglia di umani e di gatti comincia diventare troppo numerosa.
La gatta porta in giro per i campi i suoi quattro cuccioli, fa loro conoscere l'ambiente che li ospiterà .
Un giorno ritorna senza uno dei cuccioli, forse ucciso da una volpe.
I cuccioli crescono e affido le due femminucce ad una buona samaritana, amante dei gatti.
Tengo con me in casa il maschietto .
Infliggo alla mamma gatta ,inconsapevole, l'enorme dolore (che è stato anche il mio) della sterilizzazione cioè della castrazione dalla sua vita sessuale e dalla possibilità di potersi ancora riprodurre, ecc .
Cosi vuole il "buon senso" ,la società ,la ragione,ecc
Il maschietto intanto cresce ma la madre ha verso di lui un comportamento aggressivo.
E quando ogni tanto il padre, un grosso gatto , viene in casa a mangiare aggredisce anche lui il gattino.
Che viene a rifugiarsi da me per essere protetto.
Capisco della territorialità dei gatti, dei loro spazi vitali ma abito in mezzo ai campi e penso che la cosa sia superabile .
Passano i mesi in questa condizione e verso l'anno di età il gattino sparisce.
E dopo diversi giorni lo ritrovo morto dentro il profondo riparo dove si rifugiava a dormire con gli altri cuccioli.
Una cosa che mi addolora moltissimo.
Una storia che, subito capisco, profondamente mi riguarda e molto simile a quella che ,inconsapevolmente ed impercettibilmente, il mio allora piccolo Sè ha vissuto nella mia primissima infanzia .
E evidente che il cucciolo , assediato dall'odio paterno e materno, è morto di crepacuore.
Il cuore spezzato da quell'odio congiunto e feroce contro di lui.
Esattamente come succede al piccolo Se di ogni bambino o bambina inconsapevolmente odiato dalla coscienza materna e paterna , a loro volta castrate fin dalla loro infanzia.
Un odio incomprensibile e terribile da vivere per ogni bambino o bambina .
Un odio ed un dolore che resta dentro di loro per tutta la vita e che dentro li corroderà per sempre.
Ed è allora che capisco che il dolore dell'inconscio e del Sè comunica e si rappresenta ed agisce anche negli inconsci degli altri e nei loro comportamenti.
Perfino dei nostri amati animali domestici.
E allora che comincio a capire la comunicazione tra inconsci che dopo qualche anno chiamerò transfert e controtransfert.
Comunicazione subliminale tra inconsci dei viventi, quale che sia la loro rispettiva specie.
Comunicazione che agisce ed induce perfino i comportamenti dell'altro ,comportamenti che davanti ai nostri occhi ci rappresentano i nostri stessi problemi, i nostri stessi dolori.
E che ci dicono di quanto profonda e terribile sia la cecità della coscienza dissociata.
Attenzione genitori ai vostri sintomi ed ai sintomi nervosi e fisici ed ai comportamenti dei vostri figli.
Vi stanno raccontando per filo e per segno come siete fatti dentro voi e come quei vostri malanni psichici avete imposto (senza volere e senza sapere) ai vostri figli.
Attenzioni genitori se un vostro ragazzo o una vostra ragazza si droga o è gay .
Essi vi stanno dicendo un sacco di cose su voi stessi e su quanto severo sia il vostro tormento interiore che avete trasmesso ,ingrandendolo , anche a loro.
Rendendo quel tormento , in voi negato, più cattivo e crudele quando infuso nella vita dei vostri figli.
La psicoanalisi non è e non è mai stata una passeggiata, è per stomaci forti, svela crudeltà insospettabili e difficili da sopportare.
E molto difficili da credere se non li si è vissuti.
E se taluni psicologi e psicoanalisti credono invece che la psicoanalisi sia una passeggiata è meglio che si facciano vedere.
Per il loro bene e per il bene dei loro eventuali, inconsapevoli , pazienti.
(scritto il 29/3/23)