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Sono i due personaggi principali di due romanzi .
Almeno per quanto riguarda i personaggi umani .
Il primo romanzo è un classico della letteratura americana, “Moby Dick” di H. Melville, e l’altro è un misconosciuto classico della letteratura italiana ,“Orcynus Orca” di S. D’Arrigo.
I due personaggi non umani per così dire , ma in realtà umanissimi, sono i due mostri marini.
Nel primo la balena che dà il titolo al romanzo , Moby Dick appunto, ed il secondo una gigantesca orca marina ,Orcynus Orca ,
Nel primo romanzo viene rappresentato un feroce conflitto mortale tra una coscienza dissociata e castrante , impersonata dal capitan Acab, e l’inconscio , la balena bianca.
Conflitto che porterà alla morte ed alla distruzione sia del capitano che del suo equipaggio.
Si salverà solo Ismaele aggrappandosi alla bara di Queequeg.
Cioè si salverà solo il simbolo del Sé ed il simbolo dell’inconscio.
Il romanzo è una grande rappresentazione simbolica e visionaria della fine della specie umana, infettata ieri come oggi, in massa, dallo stesso identico conflitto.
Il secondo romanzo è invece una rappresentazione di un lungo processo di crescita psichica, una narrazione simbolica , descritta con un linguaggio intensamente simbolico , nel quale il Sé, rappresentato da ‘Ndria Cambria, si avvicina lentamente e progressivamente alla coscienza (il suo paese in Sicilia) fino a raggiungerla.
Nel romanzo il mostro marino, l‘inconscio , è rappresentato , diversamente che in Moby Dick, in forma salvifica dato che infine “nutre” di sé la popolazione del paese.
Come in molti miti il simbolo del Sé (‘Ndria Cambria) raggiunto il suo obiettivo muore (esaurisce la sua funzione) mentre addestra di sé l’equipaggio della lancia (la coscienza).
Se ne desume quindi che il simbolo del Sé “vive” quando il progetto di crescita psichica fallisce ,a causa dei potenti conflitti intrapsichici che impediscono la trasformazione della coscienza , mentre invece il simbolo del Sé “muore” (nel senso che di esso non c’è più bisogno) quando il progetto psichico della crescita si è realizzato con la presa di coscienza di sé.