.               .

Ciascuno inserisce tra le fessure del muro dei bigliettini con su scritto i propri desideri, i propri bisogni, le proprie preghiere, le proprie speranze.

Ma il grande muro di pietra tace e nulla fa passare attraverso di sé verso l’altra parte.

Funziona esattamente come la coscienza dissociata contro la quale i sogni “vanno continuamente a sbattere” senza alcun risultato.

Una coscienza che nega gioia e felicità e sparge a piene mani solo dolore e sofferenza.

Il muro del pianto, appunto.

      .                                              (scritto il 11/2/24)

 

 

 

 

 

 


 

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