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L’interpetrazione dei fatti e del diritto, affidata ai singoli giudici, non può che generare sentenze diverse.
Per quanto i corsi universitari e le scuole di formazione tentino una certa disciplina delle intelligenze l'esperienza personale sul campo diversificherà inevitabilmente il giudizio che ciascuno potrà esprimere .
La stessa cosa può dirsi delle conseguenze delle analisi didattiche.
Esse tentano una disciplina delle coscienze nel limite delle teorie fondative delle singole scuole.
E le interpretazioni dei simboli e dei sogni che ciascuno sarà in grado di produrre intuitivamente dentro quell'ambito, sarà perciò limitata e costretta .
Da quelle teorie condizionata.
Ma rispetto al caso del giudizio di un giudice* qui gioca , oltre al limite interpretativo imposto dalla formazione, anche il fatto che i simboli onirici (attenzione l'aspetto formale dei simboli) sono "pescati" dai sogni nel materiale mnestico della coscienza del sognatore vale a dire nel materiale mnestico prodotto nella coscienza dalle esperienze vissute dal sognatore stesso.
E quindi l''interpretazione sarà caricata vieppiù da quella soggettività.
E sarà inoltre pesantemente condizionata dal limite di consapevolezza del docente.
Ciò per quanto attiene ai sogni che tentano di portare alla coscienza il significato delle esperienze vissute castranti, dolorose o meno che siano.
Per quanto attiene invece i significati dei simboli che rappresentano parti del Sè del soggetto , analista e paziente , condividono lo stesso patrimonio genetico di specie .
E quindi esso sarà terreno comune ad entrambi.
(*) Il quale peraltro è ,e non può essere altro, che il risultato della interpretazione razionale del materiale probatorio e del diritto connesso.