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Ciò che della Natura è dato e si può conoscere razionalmente (la fisica classica, la chimica e la biochimica, l'astronomia, ecc.) e ciò che della stessa Natura si può conoscere solo intuitivamente (la fisica quantistica cioè la scienza della materia elementare, la scienza della psiche, ecc.).
Questa suddivisione della Natura dipende dalla natura del cervello umano.
Dipende da quella parte del cervello la quale è in grado di comprendere ciò che è digitalizzabile (la parte del cervello neuronale che esprime la funzione razionale e la funzione percezione) e, da un'altra parte del cervello, che è invece in grado di conoscere ciò che della stessa Natura NON è digitalizzabile (la parte del cervello non neuronale, molto più profonda, che esprime la funzione intuizione e la funzione sentimento).
La vecchia suddivisione delle funzioni della coscienza in funzioni superiori e funzioni inferiori manterrebbe integro il suo significato seppure in un senso molto diverso.
Parrebbe che la Natura profonda dell'essere vivente stia riprendendosi il controllo della vita ribaltando completamente ogni assioma che da millenni dominava la scena della conoscenza.
Ed ancora una volta mi richiamo alle Neuroscienze ed alle sue prospettive scientifiche e strumentali che in questo campo potrebbero darci risposte molto significative.
(scritto il 4/4/23)