In psicoanalisi si parla molto di libido, energia libidica, energia psichica (tutte denominazioni tra di loro equivalenti).
Eppurtuttavia non esiste nessuna evidenza anatomica e fisiologica circa l’esistenza di tale forma di energia nel corpo umano.
Non esiste nemmeno evidenza scientifica circa l’esistenza dei Chakra (centri di energia) né circa l’esistenza di “meridiani” così come definiti dall’agopuntura cinese.
Per molto tempo ho pensato che la fonte , la sorgente dei significati che definiscono nei simboli onirici l’immagine del proprio Sé fosse il codice genetico.
Per quanto questa congettura fosse solo una convincimento senza alcuna prova scientifica tale congettura oggi mi appare inadeguata.
Osservo peraltro che il comprendere intuitivamente il significato di un simbolo onirico da una parte arricchisce energeticamente la coscienza dell’interprete e dall’altra parte (dalla parte del significato/informazione) muta la coscienza stessa.
Per cui il simbolo sarebbe portatore insieme di energia e di informazione.
Facciamo (apparentemente) un salto logico.
La luce ,ed in generale ogni tipo di radiazione elettromagnetica (compresi i raggi gamma cioè la cosiddetta radioattività), è costituita da onde elettromagnetiche (cioè energia) e particelle, i fotoni, (cioè informazione).
Ed anche la radiazione si potrebbe leggere come una forma di linguaggio con il quale la materia elementare “comunica”.
Forse allora occorre scendere di un gradino e pensare l’individuo come un ammasso strutturato di atomi e molecole ed elettroni.
Struttura atomica questa che sottende tutti i processi biochimici dell’organismo.
Per cui talune modifiche (assolutamente sconosciute alla conoscenza) per esempio nella disposizione di elettroni in taluni atomi o gruppi di atomi e tra taluni atomi o gruppi di atomi sarebbero il motore di ciò che a livello di osservazione scientifica definiamo come processo biochimico.
L’energia psichica non sarebbe perciò legata ad ipotetici (e non rilevabili) processi fisiologici ma sarebbe invece generata da flussi di elettroni che “viaggiano” nella struttura atomico/molecolare dell’organismo..
E azzardo di più (ma è solo una congettura intuitiva).
Perfino la fonte dei sogni e del suo linguaggio simbolico potrebbe essere in quei movimenti particellari.
Per cui i sogni potrebbero essere la modalità (un’altra modalità oltre alla già citata radiazione) con la quale la materia elementare si raccorda con la coscienza (ove quella voce profondissima dell’essere venisse ascoltata).
Ed allora si potrebbe comprendere come mai un contento inconscio alla coscienza si autorappresenta in un particolare sintomo somatico, in un particolare disfunzionamento di un organo bersaglio.
Si può cioè pensare che qualora l’energia libidica (nel senso sopra riportato) e l’informazione della quale è portatrice non possano essere investite nella coscienza , a causa delle sue preclusioni e sbarramenti nei confronti dei contenuti dell’inconscio, esse vengano, a quel livello profondissimo, dirottate verso un organo bersaglio per metadire di quella distorsione della coscienza (e di conseguenza dell’inconscio), per metadire di quella “inerzia” e carenza funzionale di quella coscienza .
L’energia psichica (e la sua fonte cioè i processi della materia elementare) si esprimerebbe perciò con un linguaggio di tipo simbolico che in parte si manifesta nei sogni, in parte nelle disfunzioni del soma e (l’energia in genere) nella radiazione.