Molte donne sono fiere che ad adornare le loro case ci siano , tra le altre cose , dei bei servizi di piatti, di bicchieri,di posate , ecc.

Oppure dei bei  servizi di biancheria tra di loro coordinati e così via.

Uno dei simboli più  potenti che rappresentano la coscienza è la casa.

La donna , e talora anche gli uomini, si affannano a tenerla pulita ed in ordine .

E talora questa attività diventa compulsiva e maniacale.

La cosa è talmente diffusa che se ne può tranquillamente dedurre che alla coscienza delle donne , di molte donne, nella infanzia è stata inconsapevolmente insegnata una sola attività: la rimozione .

Cioè il “tenere pulita” la coscienza.

“Tenere pulita” la coscienza, secondo i dettami castranti dell’imprinting infantile, significa rimuovere da essa tutto ciò che affiori e contrasti il paradigma delle coscienze parentali.

Cioè tutto o quasi tutto.

Avere un “bel servizio” di piatti che arricchisca la casa non significa in corrispondenza che la coscienza faccia un “buon servizio” a favore dell’individuo, donna o uomo che sia.

 

 

 


 

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