La coscienza dissociata è un campo incolto infestato da erbacce ,alcune velenose e venefiche, e da escrementi puteolenti di animali.

Tanto più vasta è l'infestazione rispetto alla dimensione del campo tanto più severa è la condizione psichica e psicosomatica attuale dell'individuo.

E tanto più severa lo sarà  in prospettiva.

Se in quella coscienza esiste un seppur piccolo angolino libero da quegli infestanti ivi la terapia ed il transfert potrà piantare un seme del Se del soggetto e li farlo germinare .

Le forze istintuali  dell'inconscio, l’aiuto analitico, la capacità elaborativa della coscienza faranno si che quel seme colonizzi e muti l'intera coscienza liberandola  dalle protesi del falso sè e restituendo alle forze istintuali dello inconscio la loro libertà.

E  sopratutto, e di conseguenza,  liberando l’individuo  dai retaggi nefasti del suo imprinting patologico e patogenico.

Restituendogli infine  la sua unica ,personale ,soggettiva ed esclusiva umanità.

 


 

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