Frequentando certi luoghi di sofferenza , dove il dolore di ciascuno pare impregnare di sé le pareti e l’aria, ci si rende conto di quanti, uomini e donne e bambini che quei luoghi , malgrado loro , debbono frequentare ,vivano una loro quotidiana tragedia , un loro personale carico di sofferenza.
Osservando il loro andare e venire sembra di guardare l’andare ed il venire di una moltitudine di reduci di una guerra che hanno combattuto nel corso di tutta una vita.
Contro loro stessi.
Malgrado loro.
A loro insaputa.