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Una donna (la quale ha vissuto gran parte della sua vita in un ambiente professionale con molte persone ai vari livelli corrotte e che di corruzione vivevano arricchendosi) insiste per raccontarmi un sogno molto intenso il quale più volte le si presenta nel corso delle notti.
La donna racconta di svegliarsi talora nel corso della notte mentre , nel sogno, urla inferocita contro un suo superiore dicendole che spettava a lui denunciare la situazione di corruzione dei vari collaboratori ai vari livelli di quell’ufficio.
Apparentemente la donna continuava a sognare la rabbia vissuta nel suo vecchio ambiente lavorativo nel quale la corruzione era molto diffusa e nel quale la tolleranza e la complicità avevano fatto proliferare una corruzione diventata endemica.
Apparentemente…
L’esperienza vissuta è il materiale mnestico che l’inconscio usa per rappresentare i propri bisogni ed in questo caso rappresenta sì la rabbia suscitata da quella condizione sociale malata in una persona onesta ma rappresenta anche qualcosa di più profondo.
Quella rabbia così intensamente urlata contro il “superiore” rappresenta anche la rabbia del Sé della donna contro la sua coscienza la quale si è fatta (suo malgrado) corrompere dalle tante protesi castranti del falso sé negando perciò al Sé stesso ogni possibilità di sviluppo in quella coscienza.