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Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares hanno scritto insieme questa straordinaria invenzione letteraria che è una grande raccolta di narrazioni, di massime , di antichi racconti nei quali gli autori si sono divertiti ad inventare, camuffare, manipolare e quant’altro la sterminata creatività visionaria di Borges poteva produrre.

Una lettura godibilissima e straniante.

Da tali racconti (110) ne trascrivo due brevi ma altamente significativi:

 

Il castello (n.43).

Giunse così a un immenso castello , sul cui frontone era inciso:”Non appartengo a nessuno,e appartengo a tutti; prima di entrare eri già qui, qua resterai quando sarai uscito”.

 

Interpretandolo si comprende che il castello è una rappresentazione simbolica della coscienza. Nella quale il Sé ed i suoi significati sono geneticamente innati in attesa di essere ivi attivati e vivificati dall’incontro con i corrispondenti significati dei contenuti istintuali dell’inconscio.

 

 

I cervi celesti (n.52).

Il Tzu Puh Yu  racconta che nelle profondità delle miniere (1) vivono i cervi celesti (2). Questi animali fantastici desiderano salire in superficie (3) e a  tal fine cercano l’aiuto dei minatori (4). Promettono di guidarli ai filoni di metalli preziosi (5); Quando l’espediente fallisce  , i cervi li tormentano (6), finchè i minatori non li rendono innocui murandoli nelle gallerie con dell’argilla (7). A volte i cervi sono più numerosi (8) dei minatori e allora li torturano fino a farli morire(9).

I cervi che riescono ad emergere alla luce del giorno si trasformano in un liquido fetido che diffonde la pestilenza (10).

 

Note interpretative:

(1)    L’inconscio;

(2)    I contenuti istintuali dell’inconscio;

(3)   Desiderano essere integrati (i loro significati) dalla coscienza;

(4)   Con l’aiuto dell’ego;

(5)   Arricchendo cosi la coscienza dell’individuo;

(6)   In assenza di ciò essi assillano l’individuo con una quantità di sintomatologie;

(7)   La castrazione dei contenuti istintuali dell’inconscio;

(8) Con il tempi i contenuti istintuali inconsci diventano sempre più numerosi ed energizzati;

(9)   L’insorgenza di sintomatologie e patologie psicosomatiche sempre più severe;

(10)      L’esondazione del Sé e della coscienza del Sé nella realtà sensibile (vedi questo lavoro ed, in questo lavoro,  la pagina “Esondazioni”) *.

(*) Stante la particolare natura dei racconti nei quali trascrizione, manipolazione , invenzione e camuffamenti si intersecano quasi inestricabilmente  non è dato sapere se questa ultima notazione sia frutto ed espressione della condizione dissociativa dei due autori del libro, dell’ipotetico estensore del Tzu Puh Yu (il poeta cinese Yuan Mei) o dell’autore che ne ha riferito: G. Willoughby-Meade autore del “ Chinese Ghouls abd Coblins” (1928).

 

 

 

 

 

 

 

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