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Apuleio nelle sue Metamorfosi racconta delle terribili prove cui si dovrà sottoporre la bellissima Psiche per potere infine ricongiungersi con il suo amato, il bellissimo Amore, che altrettanto intensamente l'ama.
Antica fiaba che rappresenta SIMBOLICAMENTE le difficoltà dei processi di crescita psichica della coscienza, difficoltà da affrontare affinché il Sè dell'individuo (l'insieme delle sue informazioni genetiche) possa congiungersi con la coscienza stessa.
Tutto comincia, nella realtà stavolta e non nella fiaba, quando nel percorso della vita, o nel percorso della terapia, l'individuo incontra l'amore e la libido* comincia ad attingere ed a stillare nella sua coscienza.
Evento questo eccezionale dato che fino a quel momento MAI la libido aveva potuto attingere quella coscienza inaridita e resa ostile ad essa dall'imprinting e dalle sue false informazioni di realtà*.
Questo incontro può provocare reazioni di diverso tipo.
In taluni suscita le reazioni patologiche della coscienza dissociata o peggio dei complessi di castrazione**.
Se quell'evento benefico avviene invece nel corso della terapia esso apre la via per la coscienza al Sè dell'individuo nonché la strada per la trasformazione di essa.
Via nè semplice nè breve come Apuleio bene descrive nelle sue Metamorfosi.
(*) Fuor di metafora: La libido è il nome che si dà all’energia primaria e benefica che la materia elementare, della quale è composto l'organismo del vivente, è in grado di instillare nella coscienza inaridita.
In contrasto con l'energia negativa, malevola e patogenica veicolata in essa dalle informazioni di realtà.
Energia negativa, patologica e patogenica che ha cristallizzato quella coscienza nella sua condizione di patologia mentale.
(**) Quali reazioni?: Leggere per averne una qualche idea il DSM-IV.
Inciso: Il gruppo scultoreo di Antonio Canova, denominato appunto "Amore e Psiche", dice dell'Amore e della Passione molto più di qualsiasi poesia.
(scritto il 26/2/25)