Dice un sogno: “Porto un mio disco ad un altro per farglielo ascoltare ma per quanto provi sul suo giradischi non riesco a far funzionare il disco”.
La terapia non serve e non può servire per trasferire la coscienza di sé (il disco) dell’analista (quale che sia il suo livello di consapevolezza) al paziente.
Essa serve o dovrebbe servire, grazie dal dialogo terapeutico, per addestrare la coscienza del paziente ad integrare e sviluppare la sua capacità intuitiva al fine di mettere in condizione quella coscienza di integrare ,autonomamente ed un po’ alla volta, i significati dei contenuti istintuali del SUO inconscio e del SUO Sé.
A quello scopo , integrare e sviluppare la funzione intuizione , giocherà molto la capacità emulativa della coscienza del paziente.