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Poi c'è l'aldilà.

No, non ciò che c'è DOPO la morte che è un grande punto interrogativo di cui nessuno ha la risposta.

L'aldilà è una categoria della CONOSCENZA SCIENTIFICA che la scienza IGNORA.

In quanto alla conoscenza dell'aldilà si accede non con l'intelligenza razionale ma bensì con l'intelligenza intuitiva.

L 'altra forma, pressochè sconosciuta fino ad ieri, di intelligenza UMANA.

Che si sviluppa, cosi come si sviluppa a suo modo l'intelligenza razionale, non studiando sui libri ma interpretando i sogni: Il grande libro del Sè e della sapienza onirica.

L'aldilà è cio che ESISTE, VIVE ed OPERA nella vita dell'essere umano, al di là (appunto) del confine tra la coscienza e l'inconscio.

Ciò che sta "dietro" la coscienza, nell’inconscio,  e di cui la coscienza dissociata ci impedisce la CONOSCENZA.

Rendendoci ciechi e stupidi rispetto ad essa.

Sviluppando l'intelligenza intuitiva si comprende sempre di più dei significati di cui i simboli onirici ed i sogni sono GENEROSI portatori.

E comprendendo quei significati (le informazioni genetiche del proprio Sè, le informazioni circa la propria REALE NATURA UMANA) e prendendone coscienza si supera la propria condizione dissociativa, la propria patologia mentale e si diventa finalmente ESSERI UMANI, veramenti degni di appartenere a questa grande specie di Primati.

Abbandonando gradualmente la condizione ROBOTICA che quella macchinetta stupida che chiamiamo “coscienza dissociata” ci imponeva.

Ed alla quale tale condizione PATOLOGICA era stata a sua volta ferocemente imposta dall'imprinting infantile.

Condizione mentale MALATA quella, della quale PRIMA non potevamo in alcun modo renderci conto.

Condizione mentale MALATA che ci rendeva STUPIDI nei confronti di noi stessi, e non solo, anche se avevamo tre lauree in medicina ed avevano ottenuto due premi Nobel.

                                                    (scritto il 27/2/25)

 

 

 

 

 


 

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