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E’ possibile continuare a pensare che gli atomi e le molecole, le quali costituiscono sia le singole cellule che la biochimica di queste cellule , siano due mondi diversi e separati e che l’uno non comunichi reciprocamente con l’altro ?.
Sarà solo un trasferimento di elettroni da un atomo all’altro, da una molecola all’altra ?.
Quale sarà il linguaggio con il quale comunicano ?
I mutamenti quantici dei singoli atomi e delle singole molecole (i quali tengono conto anche di quei trasferimenti) indurranno mutamenti nei processi biochimici delle cellule i quali mutamenti a loro volta indurranno mutamenti quantici nei corrispondenti atomi e molecole.
E i microtubuli che sono presenti in ogni cellula sia del cervello che del restante organismo che funzione avranno in questo processo ?.
E che funzioni avranno nella comunicazione tra stati neuronali e cellule organiche ?.
E se questi stati neuronali memorizzano anziché informazioni del proprio Sè schifezze qualsiasi ciò avrà importanza in quella comunicazione?.
E quella comunicazione sarà una comunicazione sana oppure no ?.
E se patologia neoplasica in atto ed in trattamento clinico in corso un psicoanalista di buona consapevolezza si siede accanto al paziente oncologico e scambia con lui quattro chiacchiere sul più e sul meno in attesa che scatti il rapporto transferale e controtransferale questo sconvolgerà l'ordine mondiale ?.
E se nel corso di quel circuito verranno inviate a quella coscienza significati mutageni del Sè del soggetto coadiuvando così con la terapia clinica in atto ciò produrrà sconvolgimenti nella mente dei clinici che seguono il paziente?.
E’ possibile che si guasti qualche complesso apparato terapeutico ?.
O che crolli parte del soffitto?.
Per coloro che si occupano della gente che soffre la quale è terrorizzata del suo stesso male che significato ha la frase "avere mente aperta"?.