Riconosco di sapere ben  poco di economia.

Come del resto so poco quasi di tutto.

Diciamo che sono un ignorante, quasi semianalfabeta, ma che fa il saputo.

Categoria umana tra le più riprovevoli.

Poniamo ora il caso che un individuo abbia accumulato una ricchezza di mille milioni di euro.

Un giorni si stufa dei pensieri che questa immensa fortuna gli procurano e dona 999 milioni di euro ad un certo numero tra i più poveri della città in modo da assicurare a costoro ed ai loro figli una vita dignitosa.

Lui si tiene un milione di euro tanto per gradire.

Se ciò avvenisse , si scoprirebbe che diminuendo di molto la ricchezza di uno si toglie dalla povertà assoluta un gran numero di poveri , diciamo qualche migliaio.

Se ciò è vero è vero anche il contrario.

Più aumenta la ricchezza di pochi più  aumenta la povertà di molti.

Poco importa quale sia il complesso meccanismo che rende possibile questo sotterraneo trasferimento di ricchezza.

Sta di fatto che così avviene.

Se un giorno tutti quei poveri, esasperati dalla loro povertà, si ribellassero tutti insieme (e cos’altro avrebbero da perdere se non loro stesse catene?.)  rivendicando per loro una parte di quelle ricchezze, che li hanno resi ancora più poveri, cosa ci sarebbe da stupirsi ?.

Si scoprirebbe però allora che il potere, qualsiasi potere , esiste non per diminuire la povertà dei molti ma per difendere la ricchezza di pochi.

Su questa eresia apparentemente sociale ma in realtà (attenzione!!)  metaforica. si fonda la condizione dissociativa di massa.

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Agosto 2020