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Le argomentazioni " razionali" (si fa per dire) dei no vax e dei no covid sono per certi versi surreali.
Ciascuna illustra una quantità diversa di argomenti ascientifici, parascientifiche, fantasiosi, deliranti, ecc.
Tutte queste posizioni, tutte fondata sull’irrazionalità, svelano in questi soggetti un’incapacità di cogliere la realtà oggettiva, l'incapacità di accettare una realtà.
Si tratta di un distacco dalla realtà con la sua conseguente sostituzione con una narrazione più o meno delirante e illusionistica di essa.
Distacco dalla realtà che svela di un inconsapevole distacco da sé.
Il fatto che molti si ritrovino in quelle pseudo ideologie dice di quanto diffusa sia la dissociazione mentale ed il conseguente rifiuto della realtà sensibile e della realtà dell'essere.
Una patologia mentale , la quale può indurre complicanze severe, tanto diffusa da essere considerata erroneamente una condizione psichica di assoluta normalità.
Come se la condizione di salute e di malattia fosse affidata non alla “lettura” dei sintomi oggettivi ma ad un fatto statistico: “Se il cancro ce l’hanno 100 milioni di persone allora ciò significa che chi ha il cancro è in perfetta salute”.
I comportamenti di questi individui , in una situazione di pandemia di difficilissima controllabilità, dovrebbero essere considerati “pericolosi per sé e per gli altri” stante l’assoluta incapacità ed inconsapevolezza di costoro di comprendere le conseguenze sanitarie e penali dei loro comportamenti e della loro cosiddetta “ideologia” che meglio sarebbe definire “delirio ideologico”.*
Adottando di conseguenza nei loro confronti i provvedimenti sanitari conseguenti e necessari.
Peraltro stante la pervicacia degli atteggiamenti parrebbe intravedersi nella posizione dei no covid il rifiuto di ammettere l'esistenza del proprio complesso di castrazione incardinato alle potenti difese della coscienza mentre il vaccino che lo cura va a rappresentare ovviamente "l'odiatissimo Sè".
Realizzando così una perfetta inversione psichica tra salute e malattia.
(*) Questa condizione psichica patologica è comune a tutti coloro i quali negano ciò che è evidente e ampiamente provato sia a livello di realtà sia a livello storico.