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La coscienza di Sè, la coscienza che ha integrato, che ha preso coscienza (scusate la inevitabile ripetizione dovuta ad un limite della lingua stessa) di tutte o quasi le informazioni genetiche del Sè svolge tra l'altro la funzione di "validatore asintotico di realtà".
Nel senso che più la coscienza assume in sè quelle informazioni, più ne assume e più la sua visione della realtà si approssima asintoticamente e sincronicamente alla realtà VERA.
A qualsiasi realtà che si sia in grado di percepire e di analizzare.
Lasciamo perdere la realtà della politica (amara e tragica quanto mai altra in questi tempi) e guardiamo invece alla realtà della terapia analitica.
Più la coscienza dell'analista si avvicina alla coscienza TOTALE di sé (e più cresce la sua consapevolezza) e più la sua capacità di visione e di INTERPRETAZIONE della realtà PSICHICA dell'altro si affina.
Sempre meno annebbiata e distorta dalle proiezioni di ciò cui l'analista è inconscio, sempre meno deviata dalla realtà VERA dal peso della propria stessa Ombra.
E più allora la risposta SPONTANEA controtransferale, verso la psiche dell'altro/a, sarà EFFICACE relativamente alla trasformazione della sua psiche ed alla guarigione delle sue nevrosi (e/o delle sue patologie organiche non cronicizzate).
Ed ancora una volta si osserva che le chiacchere sul divano, sulla poltrona, sulla sedia, sulla panchina o al bar sono solo un tramite, un supporto in parte talora superfluo.
È SEMPRE e continuamente il transfert ed il controtransfert spontaneo che cura e guarisce.
(scritto il 28/2/25)