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Nel corso della terapia analitica l'analista  rappresenta il principale ed assoluto supporto protesico del paziente.

Su di esso si attestano dinamicamente una infinita di proiezioni le quali sostengono i corrispondenti agiti.

I quali come tutti gli agiti, come nel corso d ogni processo di trasformazione psichica, sono dei ponti, dei medium  tra l'agire la cosa in sč e la loro  successiva integrazione in sč stessi. Cioč la loro presa di coscienza.

Ciņ nel corso della terapia.

Nel corso della successiva autoanalisi, per che intendesse viverla, si presenteranno diverse occasioni nel corso della quale questi supporti protesici saranno necessari.

Il primo sarą sicuramente l'ampliamento della esperienza ed il soggettə su cui si attesterą il profondo sentimento di amore, il quale corroborerą alla grande il transito dei contenuti istintuali/significati  dell'interessato dal proprio inconscio alla propria coscienza.

Ed il soggetto di quell'ampliamento sarą l'inconsapevole "supporto protesico" per questi trasferimenti.

Ancora una volta nulla di diverso tra ciņ che č accaduto tra analista e paziente ed, ancora molto tempo prima se il rapporto di crescita e di  amore tra genitori e figli avesse funzionato cosa che non č stata, tra quei  genitori coscienti di sč e i loro figli.

      .                                              (scritto il 25/2/24)

 

 

 

 

 

 


 

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