Durante il sonno la coscienza si spegne e si spegne la funzione egotica.
La funzione onirica approfitta del fatto che la “rompiscatole” dorme e tenta di passarle informazioni vitali per la vita dell’individuo.
La presenza nell’inconscio di una enorme quantità di contenuti inconsci non integrati e di esperienze vissute delle quali non si ha coscienza rende , per questo motivo, la funzione del sonno indispensabile.
La impossibilità della coscienza di integrare i significati dei tanti sogni e simboli onirici, che durante il sonno affluiscono alla coscienza , a causa delle sua incapacità di estrarre da essi i relativi significati essendo di solito azzerata rispetto alla funzione intuizione, rende la funzione onirica una inesausta e perenne (quanto inutile per i motivi suddetti) funzione psichica.
Ed il sonno , il quale consente la continua emersione dei suoi messaggi, è perciò sempre più indispensabile.
Quando però si svuota l’inconscio dai suoi contenuti si scopre che si sogna piuttosto raramente e che di sonno notturno ne basta molto poco.
E non si tratta di insonnia.
Si dorme due , tre o quattro ore e ci si sveglia riposati sia fisicamente che mentalmente.