.               .

Che,ormai da tempo,è diventato il lavoro della vita.

Il lavoro centrale intorno cui tutto ormai ruota.

E come potrebbe essere altrimenti?.

Con questo lavoro scopro di stare combattendo con un mostruoso complesso di castrazione di che ha dominato e segnato parte della mia vita.

Che in parte ha segnato dolorosamente.

Senza che mi rendessi  conto di nulla.

Un complesso di castrazione di cui i testi poco trattano e che è invece di importanza centrale in psicoanalisi.

Nella sua teoria, nella sua pratica.

Ed intanto le rappresentazioni di ciò che si crede essere realtà continuano il loro lavoro.

Incontri amici che ti danno una mano.

E poi succede qualcosa e quell'amicizia finisce.

E capisci che essa rappresentava un legame di dipendenza con vecchie figure parentali che era venuto il momento di abbandonare al loro destino.

Una nuova commedia, un nuovo atto della commedia della vita che è servita per capire di più per prendere coscienza di altre cose fondamentali.

Questo lavoro ha finito per trattare di psicoanalisi e non sono uno psicoanalista, di trattare di linguaggi e non sono un linguista, di trattare di neurologia e non sono un neurologo, di trattare si fisica quantistica e non sono un fisico.

Di patologie mentali e fisiche e non sono un medico.

So ora ciò che non sono ma so anche ciò che sono.

Ciò che sono diventato grazie al mio lavoro, grazie a questo lavoro:

Cosciente e consapevole di me stesso.

       .                                              (scritto il 2562/24)

 

 

 

 

 

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Marzo