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Incontro un vecchio conoscente al bar e dopo i convenevoli d’uso egli mi comincia a raccontare di presunte malefatte del Papa , che l’Argentina lo odia e gli rifiuta l’ingresso e così via.
Si accalora molto nel raccontarmi tutto ciò e si capisce che in realtà sta raccontando qualcosa di sé.
Lo ascolto impassibile.
L’uomo sta combattendo da diversi anni con una severa malattia del sangue e viene in mente una domanda: Che rapporto c’è tra l’odio profondo verso il proprio Sé ed il conseguente rifiuto di accettarne l’ingresso nella coscienza e quella patologia del sangue ?.