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Gli esseri umani, nei paesi democratici, sono uguali di fronte alla legge.

Ma è davvero così?. Teoricamente e solo teoricamente è così*.

Eppure delle ingiustizie, talora orribili e tremende, sappiamo tutti.

Sono uguali di fronte alla legge ed alla miseria nei paesi retti dai regimi comunisti?.

Sappiamo bene che non è così e quella IDEALE uguaglianza è in realtà una illusione utopica.

Dei paesi totalitari, per quanto riguarda l'uguaglianza, è inutile parlare.

Ed allora dov'è questa benedetta e tanto agognata uguaglianza che pure esiste?: Esiste nella profondità dell'essere, nella profondità delle sue cellule, esiste nel suo codice genetico di specie.

Dove esso, quel DNA,  è uguale (o quasi) per tutti.

Si,  c'è una piccolissima differenza tra i maschi e le femmine.

E, credo  De Gaulle,  esclamerebbe:Vive la difference!.

Si, LAGGIU' perciò siamo tutti uguali.

Con alcune piccolissime differenze genetiche che ci fanno TUTTI diversi l'uno dall'altro.

Con alcune altre purtroppo piccolissime differenze che fanno nascere un essere fisicamente infelice da un altro.

Piccolissime differenze, queste ultime, forse in qualche modo psichicamente INDOTTE subito dopo il concepimento.

Questa uguaglianza genetica, se portata alla coscienza COSI COME DEVE ESSERE perché così vuole il nostro comune PROGETTO GENETICO, ci rende ancora una volta diversi l'uno dall'altro così come quel comune DNA ci aveva e ci ha reso fisicamente diversi. 

Eppure, malgrado essa sia una MITOLOGIA, l'uguaglianza tra gli esseri umani, alla quale TUTTI hanno diritto, va comunque perseguita in tutti i modi in cui ciò sia possibile.

(*) Infatti gli psicopatici difensori assatanati del capitalismo tentano in tutti i modi, nei paesi democratici, di attenuare od eliminare i poteri della magistratura in difesa di quel principio.

Il primo passo, DAPERTUTTO, verso l’autoritarismo ed il totalitarismo.

                                                      (scritto il 06/3/25)

 

 

 

 

 


 

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